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Humanos y Divinos

Musica per la corte aragonese del Duca di Calabria

L'antologia di "Villancisos de diversos autores…" raccoglie quanto in uso nella raffinata corte valenciana di Ferdinando d'Aragona, duca di Calabria e in seguito vicerè di Valencia, nel secondo quarto del '500. Riscoperta nel 1906 nella biblioteca di Uppsala, contiene sessanta composizioni polifoniche sia di ambito sacro – molte legate alla Natività – sia profano, tutte anonime. Nel nostro programma i brani vocali sono intercalati da composizioni strumentali di ambiente culturale spagnolo. 

No la debemos dormir la noche santa 
Cancionero di Uppsala 1556

Brochure Italiano
English Brochure
CD

Altri Progetti

Nei nostri progetti convergono ricerca, filologia e ispirazione personale. Ne scaturiscono produzioni in cui la musica interagisce con altre forme espressive quali teatro, danza, letteratura, talvolta precedute da presentazioni al pubblico. I programmi musicali dell'AdI, che usa strumenti originali e copie, vanno dal medioevo al barocco.

Les Muses Galantes

Il Barocco francese è un misto di impalpabili suggestioni e slanci virtuosistici: lo spettacolo, attraverso la sovrapposizione di musica e danza, vuole riproporre il clima della chambre del Re Sole. Lo fa ora attraverso rielaborazioni per viola da gamba accompagnata da tiorba o chitarra di brani orchestrali, ora con alcune tra le più celebri raccolte dell’epoca scritte espressamente per la viola, strumento raffinato per eccellenza, particolarmente affine all’ambiente aristocratico. Le percussioni, con passo sobrio e nobile, scandiscono i movimenti di danza che si sposano alla musica ed impreziosiscono il programma. Particolarmente fantasioso risulta l’inserto da le Bourgeois Gentilhomme che nella parodia accentua il carattere istrionico ed accattivante della danza, proprio in quel periodo avviata ad elevate vette di virtuosismo. Passando per alcune toccanti pagine per viola da gamba, il finale è una concitata e appassionata folie d’Espagne, sempre con le coreografie originali di Feuillet.

J.B.Lully, Suite du Maistre à dancer, Le Bourgeois gentilhomme

Note e Info Programma

La Musa inViolata

La Musa inViolata è una viola da gamba della metà del '500, restaurata nei primi anni 2000 da Federico Lowenberger. 
L’avere a disposizione la voce ritrovata di uno strumento originale del cinquecento ha scatenato un misto di fantasie e responsabilità. La bellezza e la peculiarità di un suono ritrovato attraverso un lungo percorso di studi, analisi e ricostruzioni, richiede particolare attenzione: musiche del suo periodo e contesto appropriato. E' quindi necessario accompagnarla con voci e strumenti che possano fondersi con il suono dolce e penetrante di uno strumento senz’anima, realizzato prima e recuperato poi con le tecniche costruttive del XVI secolo.
Il periodo storico invitava a percorrere la strada, peraltro documentata e apprezzata dal Baldassarre Castiglione nel Cortegiano (Venezia 1528), del cantare alla viola -pratica allora recente, come recente era lo strumento, ma erede della lunga tradizione del cantare alla lira- e delle quattro viole da arco.
Con queste indicazioni, fornite da un testimone d’eccellenza dello stato delle arti in Italia nella prima metà del cinquecento, è iniziata la scelta di un repertorio che potesse interpretare nel modo più significativo le nostre intenzioni.
Il programma, presentato nel 2007, è stato replicato più volte con notevole successo.

Adrian Willaert, O bene mio

Programma Note e Info

Le Dame di Orfeo

La passione per il ballo a cavallo tra '500 e '600 domina tutta l'Europa: Tra Milano e Parigi opera il più eminente dei danzatori milanesi che fu senz’altro Cesare Negri detto il Trombone “ maestro di ballare” e figura di spicco nell’ambito culturale e spettacolare milanese, mentre in area romana opra l'altro apprezzato professionista di fine '500: Fabritio Caroso da Sermoneta.
Accanto ai professionisti dello spettacolo, molti erano i nobili che si dilettavano col ballo. Nei trattati spesso si elencano i “Nomi de’ Cavalieri e delle Dame .. che hanno leggiadramente Ballato”, e numerose sono le dediche alle nobildonne.
Accanto a balletti scritti espressamente per la danza dell'aristocrazia italiana e della borghesia europea, nel programma troviamo pagine celebri di danza per il teatro: tra queste estratti da  "Il Ballo delle Ingrate" e da "L'Orfeo" di Claudio Monteverdi.  

Notturni dell'Estate Sforzesca, Milano agosto 2016

Programma Note e Info

La Patriarchessa

la scuola liutistica genovese dopo Simone Molinaro

Il progetto è finalizzato alla ricerca sul manoscritto Sonate diverse sopra il Liuto raccolte, e per il studio di Emanuele Vignolo - L'anno 1669, alla pubblicazione dei risultati ed alla registrazione discografica di estratti.
Si tratta una raccolta di Arie, Toccate, Fantasie, Follie, Correnti, alcune delle quali dedicate alle famiglie genovesi più in vista.
Il manoscritto getta luce su un periodo in cui il liuto a Genova è conosciuto quasi esclusivamente attraverso l'iconografia musicale, negli affreschi del Carlone e dell'Ansaldo nelle ville e Palazzi genovesi della prima metà del seicento. 
Tra gli autori dei brani del manoscritto, indicati con le iniziali, oltre ai liutisti della Cappella di Palazzo, si potrebbe celare anche il celebre musicista napoletano Andrea Falconieri, presente a Genova tra il 1634 e il 1642:  La Patriarchessa è proprio una delle Correnti siglate A.F.
Il video è stato girato nella Chiesa dell'Immacolata, il cuore di un nobile gigante: l'Albergo dei Poveri, che proprio negli anni di compilazione del manoscritto sviluppava la sua possente mole architettonica e in diverse occasioni ospitava le esibizioni  dei Musici di Palazzo.

Accademia degli Imperfetti APS

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PEC: imperfetti@pec.it
Tel: +39 328 946 1381

Accademia degli Imperfetti, sede legale via N. Fabrizi 111, 65122 PESCARA
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