Nei nostri progetti convergono ricerca, filologia e ispirazione personale. Ne scaturiscono produzioni in cui la musica interagisce con altre forme espressive quali teatro, danza, letteratura, talvolta precedute da presentazioni al pubblico. I programmi musicali dell'AdI, che usa strumenti originali o copie, vanno dal medioevo al barocco.
Verbum caro factum est
Villancicos sacri dal
Cancionero del Duca di Calabria 1556
Video realizzato nella chiesa di S. Pietro in Banchi, Genova
Humanos y Divinos
Musica per la corte aragonese del Duca di Calabria
L'antologia
di "Villancisos de diversos autores…" raccoglie
quanto in uso nella raffinata corte valenciana di Ferdinando
d'Aragona, duca di Calabria e in seguito
vicerè
di Valencia, nel secondo quarto del '500.
Riscoperta
nei primi anni del '900 nella biblioteca dell'Università di Uppsala, contiene sessanta
composizioni
polifoniche sia di ambito sacro – molte legate alla
Natività
– sia profano, tutte anonime.
Nel
nostro programma i brani vocali sono intercalati da composizioni
strumentali
di ambiente culturale spagnolo.
Altre Produzioni
Les Muses Galantes
Il Barocco francese è un misto di
impalpabili suggestioni e slanci virtuosistici: lo spettacolo,
attraverso la sovrapposizione di musica e danza, vuole riproporre il
clima della chambre del Re Sole. Lo fa ora attraverso rielaborazioni per viola da gamba
accompagnata da tiorba o chitarra di brani orchestrali, ora con
alcune tra le più celebri raccolte dell’epoca scritte
espressamente per la viola, strumento raffinato per eccellenza,
particolarmente affine all’ambiente aristocratico.
Le
percussioni, con passo sobrio e nobile, scandiscono i movimenti di
danza che si sposano alla musica ed impreziosiscono il programma.
Particolarmente
fantasioso risulta l’inserto da le
Bourgeois Gentilhomme che
nella parodia accentua il carattere istrionico ed accattivante della
danza, proprio in quel periodo avviata ad elevate vette di
virtuosismo.
Passando
per alcune toccanti pagine per viola da gamba, il finale è una
concitata e appassionata folie
d’Espagne, sempre con
le coreografie originali di Feuillet.
J.B.Lully, Suite du Maistre à dancer, Le Bourgeois gentilhomme
Note e Info ProgrammaLa Musa inViolata
La Musa inViolata è una viola da gamba della metà del '500, restaurata nei primi anni 2000 da Federico Lowenberger.
L’avere
a disposizione la voce
ritrovata di uno strumento originale del cinquecento ha scatenato un misto di
fantasie e responsabilità. La bellezza e la peculiarità
di un suono ritrovato attraverso un lungo percorso di studi, analisi e
ricostruzioni, richiede particolare attenzione: musiche del suo periodo e contesto appropriato. E' quindi necessario accompagnarla con voci e strumenti che possano
fondersi con il suono dolce e penetrante di uno strumento senz’anima,
realizzato prima e recuperato poi con le tecniche costruttive del
XVI secolo.
Il
periodo storico invitava a percorrere la strada, peraltro documentata
e apprezzata dal Baldassarre Castiglione nel Cortegiano (Venezia
1528), del cantare alla viola -pratica allora recente, come recente era lo strumento, ma erede
della lunga tradizione del cantare
alla lira- e delle quattro viole da arco.
Con
queste indicazioni, fornite da un testimone d’eccellenza dello
stato delle arti in Italia nella prima metà del cinquecento, è
iniziata la scelta di un repertorio che potesse interpretare nel modo
più significativo le nostre intenzioni.
Il programma, presentato nel 2007, è stato replicato più volte con notevole successo.
Adrian Willaert, O bene mio